“Le piccole imprese chiedono alla politica di essere ascoltate e per superare le enormi sfide serve un nuovo patto sociale che coinvolga pienamente anche le PMI attraverso le associazioni più rappresentative”. E’ quanto ha sottolineato il Presidente Nazionale di CNA, Dario Costantini, introducendo il faccia-a-faccia con il leader della Lega, Matteo Salvini nell’ambito degli incontri promossi dalla Confederazione per un confronto con le forze politiche in vista delle elezioni.
Nella lista delle priorità Costantini ha indicato l’emergenza del caro-bollette, argomento sul quale si è soffermato Salvini. “Oggi la vera emergenza è l’energia. La mia preoccupazione è che vorrei governare un Paese vivo. E’ necessario intervenire subito con 30 miliardi. Sono soldi a debito, ma sono come i 180 miliardi spesi per fronteggiare gli effetti della pandemia. Questo è un altro covid. Non ci sono i morti ma rischiamo la chiusura di migliaia di imprese. Quindi è urgente mettere subito 30 miliardi per affrontare i prossimi sei mesi”.
Nel suo intervento nella sede della CNA, il leader della Lega ha sottolineato anche la necessità di intervenire sul fisco estendendo il regime forfettario per gli autonomi almeno a 100mila euro ed estenderlo anche ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 70mila euro. Salvini ha poi sottolineato il ruolo delle piccole imprese. “La capacità di resistenza, la resilienza del Paese durante le crisi e la pandemia è grazie alle piccole imprese”.
Salvini ha quindi toccato alcuni punti contenuti nelle proposte della CNA come il codice appalti, la concorrenza sleale. “Sembra che in questo Paese il problema della concorrenza siano balneari, taxi e ambulanti – ha detto – mentre c’è un vero problema di tutela delle nostre produzioni dalla concorrenza sleale”.
Poi ha affrontato il tema Superbonus, indicando che prima di tutto lo Stato deve rispettare quanto assicurato e sbloccare la cessione dei crediti in pancia a migliaia di imprese. Poi l’esigenza di sviluppare le infrastrutture, le reti ma verso le conclusioni Salvini ha rivolto un appello alle altre forze politiche: “Dividiamoci su tutto, ognuno ha le sue proposte ma dobbiamo essere uniti per intervenire con urgenza sul caro-bollette che non non è di destra o di sinistra”.