Con la scomparsa di Papa Francesco il mondo perde un riferimento religioso, morale e anche politico creando un vuoto in ogni individuo. Mancheranno la sua umanità e la vicinanza ai più deboli e ai più fragili che hanno contrassegnato il suo pontificato.
Solo pochi mesi fa l’incontro carico di emozione con il Santo Padre. “Vorrei elogiare il vostro lavoro anche perché abbellisce il mondo”, le parole con cui Papa Francesco accolse una folta delegazione della CNA lo scorso novembre. Un attestato nei confronti del mondo dell’artigianato. In un tempo dominato da guerre e da violenze, che sembrano farci perdere la fiducia nelle capacità dell’essere umano, lo sguardo alle vostre attività ci consola e ci dà speranza. Abbellire il mondo è costruire pace”, sottolineò il Pontefice, aggiungendo: “L’Enciclica Fratelli tutti ha definito i costruttori di pace come artigiani capaci di avviare processi di ripresa e di incontro con ingegno e audacia. Lo stesso ingegno e la stessa audacia che voi usate per realizzare le tante opere destinate ad arricchire il mondo“.
Secondo papa Bergoglio, “Dio chiama tutti gli uomini e le donne a lavorare in modo artigianale al suo grande progetto di pace. Per questo Egli distribuisce in abbondanza i suoi talenti, perché siano messi al servizio della vita e non sotterrati nella sterilità della morte e della distruzione, come fanno le guerre, fomentate dal nemico di Dio”.
Con parole semplici ma con un significato profondo, Papa Francesco espresse la sua vicinanza all’artigianato, a lui molto caro perché “esprime bene il valore del lavoro umano”. “Quando creiamo con le nostre mani, nello stesso tempo attiviamo la testa e i piedi – osservò – il fare è sempre frutto di un pensiero e di un movimento verso gli altri”. Inoltre, “l’artigianato è un elogio alla creatività; infatti, l’artigiano deve saper scorgere nella materia inerte una forma particolare che altri non sanno riconoscere”. E questo “vi rende collaboratori dell’opera creatrice di Dio. Abbiamo bisogno del vostro talento per ridare senso all’attività umana e per metterla al servizio di progetti di promozione del bene comune”.