Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Decreto Sostegni.
Ecco in sintesi le principali misure previste:
ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Cambia il meccanismo di calcolo dei contributi alle imprese con l’eliminazione dei codici Ateco e l’introduzione dei criteri basati sulle “perdite” di fatturato.
Contributi a fondo perduto per imprese e professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019.
Cinque fasce di ristoro basate sul fatturato 2019:
- 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro
- 50% della perdita media mensile per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro
- 40% della perdita media mensile per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro
- 30% della perdita media per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro
- 20% della perdita media mensile per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro
Proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile.
PROFESSIONISTI E PARTITE IVA
Esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel 2020 hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019.
BLOCCO LICENZIAMENTI E CIG
Stop ai licenziamenti individuali e collettivi fino al 30 giugno per le aziende che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria (soprattutto industria e agricoltura), al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga (soprattutto terziario).
La cassa integrazione ordinaria senza contributi addizionali è prorogata fino al 30 giugno 2021, quella in deroga e assegno ordinario legati all’emergenza Covid fino al 31 dicembre 2021.
CONTRATTI DI LAVORO
La possibilità di rinnovo o proroga dei contratti a tempo determinato senza la necessità di indicare la causale, per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta, viene estesa dal 31 marzo al 31 dicembre 2021, mantenendo ferma la durata massima complessiva di 24 mesi.
FISCO E CARTELLE ESATTORIALI
Confermata la soglia di 5.000 euro per le cartelle da stralciare, ma solo per il periodo 2000-2010. La cancellazione delle tasse arretrate si può chiedere solo con un reddito Irpef che non superi i 30 mila euro.
Definizione agevolata degli avvisi bonari sui periodi di imposta 2017 e 2018 per i soggetti che hanno subito un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019.
Decisa anche la proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile.
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